In questa visita virtuale propongo una selezione dei miei lavori realizzati negli anni 2022-2023 dove il colore ed l’utilizzo di materiali marcati dai segni del tempo determinano un’attenzione via via prevalente all’arte sostenibile.
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Una storia incredibile si racchiude in questa opera: una robinia avvinghiata da una edera viene tagliata, a misura di legna da ardere. Anche in questo piccolo pezzo, il frammento di edera resta intrecciato al suo tronco e non si stacca nemmeno quando finisce nelle acque del lago. Ho raccolto il “pezzo” in riva al Lago Maggiore e nel “lavorarlo” ho voluto esaltare il contrasto cromatico che si evidenzia in questo “abbraccio” … per la vita. La base lignea su cui è stata posta completa l’omogeneità di questa scultura.
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Adagiato su una sponda del Lago Maggiore, questo frammento di albero presenta un movimento sinuoso che ho voluto evidenziare. Anche la sua colorazione naturale, che ho lasciato tal quale, ben accompagna le dolci contorsioni di questa scultura, che è stata posta, per esaltarne il movimento ascensionale, su base in plexiglas.
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La lavorazione di questa radice ha evidenziato un forte movimento centripeto che tenendo come centro quel che resta del tronco, fa esplodere le ramificazioni in una sorta di movimento esterno.
Aver tenuto parti delle ramificazioni allo stato “tal quale” rende ancor più forte il contrasto insito nel movimento circolare e ascensionale della scultura.
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Questo frammento di radice mi ha affascinato, sin dal suo ritrovamento, per i forti movimenti ondulatori che mi comunicava. Via via, nel lavorarlo, essi, accompagnati da bellissime venature, si sono sempre più evidenziati, “proponendosi” come la vera essenza comunicativa di questa scultura. Trattata con cera naturale valorizza la sua cromaticità consentendo, nel contempo, una efficace conservazione.
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Questo frammento, raccolto sulla ventosa isola greca di Antiparos, fuoriesce e si “srotola” sulla tela in modo sinuoso sino a concludere il suo percorso, sporgendo dalla tela con una ramificazione “corallina”. L’ovale della tela e la particolarità del frammento consentono di proporre quest’opera sia in verticale che in orizzontale.
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Tra i pezzi raccolti sulla spiaggia di Green Island, Australia, un piccolo frammento ha suscitato la mia attenzione. Si tratta di un minuscolo parallelepipedo ligneo che, alla lunga permanenza in acqua, ha aggiunto una notevole stanzialità in terra, tanto da divenire oggetto di attenzione di piccolissimi tarli. La loro azione “roditrice” ha lasciato tracce e trame inusuali tale da apparire come un interessante ricamo ligneo. L’inserimento in tele sovrapposte ha come base una tela rovesciata, come a voler essere, ancor di più, un contenitore del frammento stesso.
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Fuoriesce dalla tela ovale, con grande forza e si “espande”, con le sue ramificazioni, verso l’alto su tutta la tela. Lavorando questo frammento, raccolto sull’isola di Lipsi in Grecia, mi ha colpito il movimento e le contorsioni del suoi rami. Un movimento ad avvolgere che ha trovato una sua dimensione perfetta racchiusa nei limiti posti dalla ovalità della tela. Il forte contrasto di colori vuole accentuare ancor di più questo distendersi delle ramificazioni.
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Un frammento portato dal mare si adagia sulla spiaggia di un isola del Dodecaneso.
Non importa quale isola, il Dodecaneso è uno scrigno che raccoglie preziose isole, ognuna con la sua storia, ognuna con la sua bellezza. Ho voluto, con questo lavoro, sintetizzare le emozioni da me provate viaggiando nelle isole dell’arcipelago. In questa opera, dalle forti ramificazioni in rosso che fuoriescono dalla tela colorata leggermente a spruzzo, ho raccolto le mie emozioni di viaggiatore.
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Raccolti in una piccola discarica nei pressi della cava di Candoglia, la cava da cui si estrae il marmo rosa del Duomo di Milano, questi frammenti sono i resti di una tavola usata come terminale del taglio dei blocchi di marmo. Le incisioni verticali e orizzontali ripropongono il reticolato urbanistico di una moderna città. La citazione newyorkese di Manhattan è d’obbligo. Il degrado dei frammenti era in stato avanzato tanto da costringermi ad usare una resina epossidica per poterli “ lavorare e conservare”. Il frammento orizzontale è stato posto su tele sovrapposte per valorizzarne l’impatto comunicativo.
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Raccolti in una piccola discarica nei pressi della cava di Candoglia, la cava da cui si estrae il marmo rosa del Duomo di Milano, questi frammenti sono i resti di una tavola usata come terminale del taglio dei blocchi di marmo. Le incisioni verticali e orizzontali ripropongono il reticolato urbanistico di una moderna città. La citazione newyorkese di Manhattan è d’obbligo. Il degrado dei frammenti era in stato avanzato tanto da costringermi ad usare una resina epossidica per poterli “ lavorare e conservare”. Il frammento orizzontale è stato posto su tele sovrapposte per valorizzarne l’impatto comunicativo.
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Raccolti in una piccola discarica nei pressi della cava di Candoglia, la cava da cui si estrae il marmo rosa del Duomo di Milano, questi frammenti sono i resti di una tavola usata come terminale del taglio dei blocchi di marmo. Le incisioni verticali e orizzontali ripropongono il reticolato urbanistico di una moderna città. La citazione newyorkese di Manhattan è d’obbligo. Il degrado dei frammenti era in stato avanzato tanto da costringermi ad usare una resina epossidica per poterli “ lavorare e conservare”. Il frammento orizzontale è stato posto su tele sovrapposte per valorizzarne l’impatto comunicativo.
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